Sono sincero. Sono diversi anni che porto avanti questa ricerca e che provo a testarla attraverso attività analogiche o digitali.
Nella gran parte dei casi, quando ne ho parlato, il termine “server” allungava le distanze con il mio interlocutore invece di accorciarle.
Se sei atterrato qui, ti suggerisco di dare un’occhiata alla prima (qui) e seconda parte (qui) di questa proposta strategica per l’educazione digitale, così da avere chiaro di cosa sto parlando.
Se invece le hai già lette: ti presento uno schema di connessione tra le funzioni tecniche di un server e l‘espressione di potere che il proprietario del server stesso può mettere in atto “trasformando l’esperienza dell’utente” e, potenzialmente, manipolandola.
FUNZIONE | SIGNIFICATO | POTERE |
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Autenticare | Nel ricevere richieste, il Server, verifica, in termini di sicurezza, l’autenticità della richiesta e della fonte. | È possibile, per un servizio internet, decidere di “chiudere le porte” d’accesso al proprio server a specifiche identità digitali. |
Raccogliere Aggregare Contenere | Nell’istruire una richiesta il Server è in grado di raccogliere dati sull’identità e sul processo, di aggregarli e contenerli. | È possibile per un servizio internet raccogliere dati analitici di identità e di comportamento di chi invia una richiesta-utilizza il servizio. |
Connettere Trasmettere | Nell’istruire una richiesta il server è parte di un’infrastruttura di rete composta da più server in comunicazione tra loro. | È possibile scambiare le informazioni, i dati, le identità tra più servizi internet attraverso una comunicazione tra i server. |
Pilotare | Nell’istruire una richiesta il server gestisce modi e caratteristiche della risposta. | È possibile per un servizio di rete dirigere i percorsi e le esperienze a cui l’utente ha accesso, nel proprio servizio. |
Se tutto questo accade nel server, allora, questo invisibile elemento tecnico è centrale nella mia esperienza di rete.
Il server è, dunque, l’altra faccia del mio “dialogo”, del mio “processo” con la rete, ed è al tempo stesso presente nel dialogo anche solo tra macchine, quelle tecnologie di terzo ordine di cui abbiamo parlato nella seconda parte.
Il server, se è questo, allora è anche un aggregatore delle funzioni della rete.
Ed allora, a questo punto, è tempo di fare un salto:
un salto immaginifico, di quelli propri dell’educazione, che riscrive spazi/strumenti/funzioni e rappresenta una nuova prospettiva da cui avviare una nuova educazione digitale: la prospettiva del Server
Scopriamolo nell’ultima parte di questa serie di articoli. La trovi qui.